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lunedì 2 aprile 2012

La musica arbëreshe candidata all'Unesco per essere inserita nella lista dei beni Immateriali dell’Umanità


Avv. Maria Rosaria D'Angelo
Presidente Associazione Kamastra


Dal  30 marzo 2012 la musica ARBËRESHE è candidata all’UNESCO per essere inserita nella lista dei beni Immateriali dell’Umanità.  Un’operazione lunga e complessa  avanzata dall’Associazione Rivista Kamastra  che da decenni si occupa  delle Minoranze Linguistiche del Molise, e sostenuta da una rete di partners italiani e stranieri che, tra le due sponde dell’Adriatico,  mirano a mantenere vivi i rapporti  storici e culturali  tra le istituzioni e le popolazioni.  La musica arbëreshe, trasmessa oralmente nel solco delle generazioni, è testimonianza consolidata nella tradizione. Per il suo profilo di catalizzatore culturale  il progetto  è stato condiviso  da S.E.  l’Ambasciatore della Repubblica d’Albania  dott. Llesh Kola e presentato all’Unesco dalla Regione Molise che con propria deliberazione  ha assunto il ruolo di regione capofila della Candidatura, sostenuta dalle due province  dove maggiore è la presenza di comuni  albanofoni  in Italia,  la provincia di Cosenza e Campobasso i cui rispettivi presidenti Gerardo Mario Oliverio e  Rosario De Matteis  hanno creduto nella validità del progetto. Tra i comuni che hanno deliberato il proprio assenso,  si ricordano (in Molise):  Montecilfone, Campomarino, Portocannone e Ururi,  il comune di Termoli,  città dove alta è la presenza di cittadini provenienti dai comuni di minoranza linguistica. Al progetto hanno anche aderito il comune  di Chieuti (FG)  e il comune di Greci (AV). In un dibattito di costruttivo interesse per questa iniziativa culturale  ispirata dall’Unesco, i sindaci dei comuni partners hanno accompagnato il sostegno alla candidatura condividendo ampiamente i principi ispiratori e le finalità ultime della valorizzazione e protezione di un bene immateriale come la musica che, per definizione,  ha un ruolo e un significato di integrazione, di reciproca conoscenza  che unisce e supera le differenze.  Il sindaco di Greci, Bartolomeo Zoccano, è stato tra i primi firmatari del documento di adesione attraverso la deliberazione della giunta comunale.  Diverse le personalità dell’Albania che,  per il loro ruolo nella società albanese e in rappresentanza degli ambiti  di interesse generale della Nazione, hanno dato l’adesione alla Candidatura. Tra questi spiccano i nomi del direttore generale della televisione albanese,  del direttore dell’Archivio di Stato, del presidente dell’Accademia nazionale delle Arti e delle Scienze,  di musicologi e artisti di livello che vedono in questa operazione culturale un motivo di interesse comune tra le due  Nazioni,  sotto l’egida di un organismo internazionale come l’UNESCO.


Oltre ad autorità istituzionali ,  la Candidatura della musica arbëreshe è sostenuta da  associazioni culturali,  gruppi musicali, artisti di prestigio che hanno contribuito alla sua conoscenza  e diffusione  nel mondo. Nel lungo elenco delle dichiarazioni di sostegno alla candidatura, sono presenti il Club Unesco di Bari,  l’Associazione Italia Nostra, poeti, scrittori, artisti, giornalisti, semplici cittadini che ogni giorno chiedono di manifestare il loro assenso ad un progetto in cui si riconoscono.   Nata da un’idea di due donne la sociologa Anna Maria Ragno, studiosa dei fenomeni culturali della minoranza linguistica arbëreshe in Italia e Rossella De Rosa,  avvocato. Dopo aver costituito un gruppo di discussione sui social network,  le ideatrici dell’iniziativa  hanno portato avanti l’idea fino a realizzare un vero e proprio comitato scientifico che ha poi lavorato materialmente sul progetto seguendo le direttive del formulario Unesco.  Tra i componenti del Comitato scientifico, il prof. Italo Costante Fortino Istituto Universitario Orientale di Napoli, il prof .Onorato Bucci dell’Università degli Studi del Molise, la prof. Fernanda Pugliese, storica della Minoranza Arbëreshe e fondatrice dell’Associazione Kamastra, Silvana Licursi ricercatrice e interprete della musica arbëreshe, oltre alle ideatrici del progetto Anna Maria Ragno e Rossella De Rosa che ne  costituiscono l’anima.  Il processo di Candidatura, laborioso e lungo, prevede altre tappe con procedure  che saranno di volta in volta  espletate e per le quali il progetto continua a viaggiare con iniziative di sensibilizzazione e programmi di informazione.


http://lnx.whipart.it/letteratura/7725/albania-calabria-abate-barberio.html#

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