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sabato 18 febbraio 2012

Leonard Guaci, I grandi occhi del mare, romanzo, Besa editrice, Nardò ( Le), 2005

 LEONARD GAUCI
E' nato a Valona (Albania)nel 1967. 
Ha iniziato la sua attività letteraria con numerosi scritti sui giornali albanesi.
Nel 1990 si trasferisce a Roma dove vive e lavora.
Da allora ha collaborato con i periodici "Lo Stato" e  "Il Borghese" e con il Tg1.
Con Panciera Rossa nel 1999 ha vinto il Premio Internazionale di Letteratura "Antonio Sebastiani".
Il suo ultimo romanzo edito nel 2006 si chiama I grandi occhi del mare.


Leonard Guaci, I grandi occhi del mare, romanzo, Besa  editrice
Nardò ( Le) 2005
Finalista del premio: Casinò di San Remo, libro del mare.
“ Giocavamo a pallone sulla spiaggia, qualcuno disse: andiamo pure noi, vanno tutti via. Fu così che partimmoi”. E’ il racconto di un ragazzo albanese che un giorno a scuola, mi raccontò della sua venuta in Italia. Era il 1992. Più meno, come  Arian, tanti ragazzi hanno lasciato il paese delle aquile  nel periodo del grande ultimo esodo, tra il 1990 e il 1992. Lasciavano il Paese scavalcando il mare, conferma Leonard Guaci, scrittore, già ragazzo albanese, che nel nostro Paese è diventato scrittore. Il suo romanzo, “ I Grandi Occhi del mare, pubblicato dalle Editrice Besa, Nardò, nel 2005,  racconta  un idillio singolare, tra una fanciulla e il mare. Aulona, è il nome della ragazza che  dal suo nascondiglio segreto , tutti i giorni, contemplava il mare con ammirazione. Era quello il suo orizzonte,  da lì nasceva e moriva la vita. Il sole che scompariva all’imbrunire  per poi riaffacciarsi il  mattino seguente da quel mare dagli occhi grandi , che nel suo grembo conservava i sogni, i segreti, i desideri. Solo con lui Aulona riusciva a comunicare  perché era sicura che i piccoli segreti non venivano mai svelati. Il mare  era la linea di un confine fragile che all’improvviso si sarebbe aperto per abbracciare e accogliere,  divenendo un ponte tra due rive.  E i sogni di questa bambina, animano le pagine del romanzo,  la cui trama si snoda  in un percorso di cinque secoli di storia. La prosa di Guaci è agevole, equilibrata e in molti punti  veramente elevata. L’uso realistico ed elegante della lingua italiana  fanno del romanzo un bel libro da leggere d’un fiato.  La presentazione del libro si è svolta a Termoli, su iniziativa del musicista Luca Ciarla , nell’ambito delle iniziative “ due Sponde un mare”, per favorire la reciproca conoscenza con gli artisti dell’altra sponda adriatica. Una recensione  è stata  pubblicata nella rivista Kamastra,  che ha aderito al Progetto del festival culturale promossa dall’Associazione Note Fatte a Mano. 
                                                                                                      FERNANDA PUGLIESE 

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