Quante
lingue si parlano al mondo? Attualmente circa 6.700. Le più parlate sono:
cinese mandarino, inglese, hindi/urdu, spagnolo, russo, arabo, bengali,
portoghese, indonesiano e giapponese. L'italiano è parlato da circa 70 milioni
di persone e si attesta al 19° posto. La più grande concentrazione di lingue
parlate si trova nelle zone del Pianeta dove c'è anche la maggiore biodiversità
(varietà di animali, piante e ambienti). Nelle foreste pluviali tropicali, che
occupano solo il 7% della superficie emersa della Terra, ci sono il 36% dei
gruppi etnolinguistici del mondo. Valutando la situazione degli ultimi decenni,
si calcola che, entro la fine del ventunesimo secolo, potrebbero estinguersi il
90 per cento delle lingue attualmente parlate.
Da qualche
anno si sta affermando una visione ecologica delle Lingue, secondo la quale
salvare la diversità linguistica significa salvare la stessa Diversità
culturale dell'Uomo.
A questo proposito è stata fondamentale la riflessione di Edgar Morin ne "I sette saperi necessari all'educazione del futuro", il libro pubblicato in Italia dall'editore Cortina nel maggio 2001, che il filosofo e sociologo francese ha scritto nel 1999 su commissione dell'UNESCO, nell'ambito del “Programma internazionale dell’educazione”. I sette saperi necessari all’educazione del futuro sono: educare alla conoscenza; educare ad un sapere pertinente; insegnare la condizione umana; educare alla condizione terrestre; educare ad affrontare l'imprevisto; educare alla comprensione; l'etica del genere umano. L'assunto principale del testo d E. Morin è che l'educazione dovrà fare in modo che l’idea di unità della specie umana non cancelli l’idea della sua diversità e viceversa. Comprendere l’umano significa comprendere la sua unità nella diversità.
A questo proposito è stata fondamentale la riflessione di Edgar Morin ne "I sette saperi necessari all'educazione del futuro", il libro pubblicato in Italia dall'editore Cortina nel maggio 2001, che il filosofo e sociologo francese ha scritto nel 1999 su commissione dell'UNESCO, nell'ambito del “Programma internazionale dell’educazione”. I sette saperi necessari all’educazione del futuro sono: educare alla conoscenza; educare ad un sapere pertinente; insegnare la condizione umana; educare alla condizione terrestre; educare ad affrontare l'imprevisto; educare alla comprensione; l'etica del genere umano. L'assunto principale del testo d E. Morin è che l'educazione dovrà fare in modo che l’idea di unità della specie umana non cancelli l’idea della sua diversità e viceversa. Comprendere l’umano significa comprendere la sua unità nella diversità.
Salvaguardare
la diversità linguistica significa, quindi,
salvaguardare la creatività umana e il pluralismo culturale, di cui
anche la Musica arbereshe è espressione. Noi abbiamo Candidato la lingua
arbereshe all'UNESCO perchè abbiamo compreso la lezione di Edgar Morin e i
principi che hanno insprato la Lista Rappresentativa dei Beni immateriali
dell'Umanità.
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