(di Alessandro Rennis)
Il brano “Trihimisu Arbëri” è parte di “Vdekja e Skanderbekut”, una rapsodia raccolta da G. De Rada. Messa in musica da Alessandro Rennis nel lontano1962, in occasione di una rappresentazione popolare a Lungro (CS), è stata registrata solo nel 2006 ed inserita nel disco “Këndomi”, Pos. SIAE 165009. Esecutori della veste orchestrale del video, è il gruppo vocale strumentale ”Ditë e re “, formato da interpreti di Civita, di Lungro e altri.
Il brano “Trihimisu Arbëri” è parte di “Vdekja e Skanderbekut”, una rapsodia raccolta da G. De Rada. Messa in musica da Alessandro Rennis nel lontano1962, in occasione di una rappresentazione popolare a Lungro (CS), è stata registrata solo nel 2006 ed inserita nel disco “Këndomi”, Pos. SIAE 165009. Esecutori della veste orchestrale del video, è il gruppo vocale strumentale ”Ditë e re “, formato da interpreti di Civita, di Lungro e altri.
Ecco
il testo tratto
da “Vdekja e Skanderbekut”, con qualche leggera licenza
lessicale, per adattamento alle esigenze musicali:
Trihimisu
Arbëri,
eni
zonja e bularë
eni
e qani me hjidi.
Sot
të varfëra qëndruat
pa
prendin ҫë ju porsinej
ju
porsinej e ju ndihnej.
E
më hjenë e vashasvet
më
harenë e gjtonisë
ju
nëng kini kush të ju ruanjë.
Prindi
e Zoti Arbëris
Ai
vdiq somenatë
Skanderbeku
nëng është më !
Scuotiti
, o Albania tutta,
accorrete
matrone e cavalieri,
venite
a piangere con intima sofferenza;
oggi
siete davvero infelici,
orfani
del padre che vi guidava e che vi soccorreva
e
non avete più con voi
chi
custodiva l’onore delle vergini,
né
la pace dei villaggi e la gioia di vivere.
Il
Padre e il Principe dell’Albania
è
morto quest’oggi:
Skanderbeg
non c’è più !
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