(di Anna M. Ragno)
L’Epitaffio
di Gllavenica, detto anche Cristo di Gllavenica, è un grande drappo
di lino, interamente ricamato con fili di seta, d'oro, di rame e
argento sul quale è raffigurato con vigorosa naturalezza, il corpo
del Cristo morto.
Il
Cristo di Gllavenica presenta una ricca serie di ornamenti.
Intorno
all'immagine di Cristo, sono raffigurati, tra medaglioni ornamentali,
diversi angeli e apostoli, ricamati secondo i canoni dell'arte
bizantina, e in alto sono evidenziati due personaggi tipici tratti
dal racconto evangelico della Passione: Maria, la madre di Gesù e
Giovanni, il discepolo prediletto a cui Gesù morente raccomandò la
madre. La singolarità consiste proprio nell'imponente raffigurazione
del "lenzuolo", oggetto che è solitamente ignorato o
trascurato dagli artisti.
Il
drappo, di raffinatissima fattura, serviva alle celebrazioni del
Venerdì Santo. E' un tessuto di lino di 250 x 117 cm. Foderato e
ricamato con fili d'oro, argento, rame e di seta rosa, blu, verde, e
gialla di diverse tonalità che creano effetti di chiaroscuro. Sul
sudario è ricamato in greco, con lettere d'oro, il vero e proprio
epitaffio che ne ricorda
il
committente (Gjergj
Arianiti)
e la data (1373).
ma adesso dove si trova?
RispondiEliminaNel Museo Nazionale di Tirana.
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